a cura di Rosanna Frattaruolo
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È il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
Marcel Proust
Ottobre significa melagranata
disposta a spaccarsi e staccarsi dal ramo
per dare lezioni di resurrezione
simbolicamente parlando d'autunno
a chiunque si fermi presso un ciclamino
e aspetta la voce di qualche campana
che parla di tibet al nostro interiore
dov'è giusto il centro del mondo di dentro
sbiadito nell'ora del sole svenuto
allora si avverte qualcosa di strano
nessuna domanda nessuna ragione
ma un quid a lunghissima conservazione

Un altro tempo di Lino Angiuli, Nino Aragno Editore 2025
In copertina, segnalibro illustrato: dalla mostra Antonio Biasiucci. Arca di Antonio Biasiucci, Gallerie d'Italia, Torino, ph. R. Frattaruolo, 18 luglio 2024
Lino Angiuli (1946) è nato e vive in provincia di Bari, dove ha diretto per la Regione Puglia un Centro di servizi culturali. Collaboratore della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui il semestrale «incroci». Ha pubblicato numerosi libri in lingua italiana e dialettale. Ricordiamo, tra gli ultimi, Catechismo (1998) e Daddò daddà (2000), di cui per Aragno Un giorno l’altro (2005) e L’appello della mano (2010), Un altro tempo (2025). Sulla sua produzione poetica vedasi Dal Basso verso l’alto: studi sull’opera di Lino Angiuli, a cura di Daniele Maria Pegorari (2006).
sull’autore leggi, ascolta anche:
https://iltastogiallo.blog/2024/10/21/45-decibel-sud-voce-del-verbo-sudare-di-lino-angiuli/





