a cura di Antonio Corona
da ENTR'ACTE
(dopo mezzanotte)
La nomenclatura ignota,
pura,
del piccolo volatile
dalla coda biforcuta,
sbiadito rosso,
e la confessione corporale
dell'offertorio
di una vernata temuta
ch'è fato e male
dei poveri.
Ti acquieti
e ti battezzi con le anime
del purgatorio.
A quest'ora
Prodigo è l'amore.
*
(paesaggi minerali)
Dalla finestra fuori
s'alza la luce gialla
e s'alzano uccelli bui ...
Nere sono le montagne
della sera
appoggiate sulla stesa immobile
dell'acqua morta
alla riviera.
da UMANITA'
Diottrie
Dissimula il campo visivo
nella rifrazione
che il raggio solare
dietro
le colline
delimita.
Tutto si intrica nelle infinite connessioni
dei pensieri.
Tu, accetta l'umiltà dell'occhio:
custodendola.
Lineare B
Somiglia alla decifrazione
della trama di un tappeto
dove i nodi si aggregano e si intricano
pressoché all'infinito
in un capogiro-vortice d'arte
fino a perdersi, fino a scomparire completamente
alla percezione.
Se la materia è un inestricabile
intrico di agglomerato,
quale nome dunque dare
a questa agonizzanti
esistenze
a fior d'acqua,
come branchie a ventosa di pesci morenti
vani succhianti una bava di ossigeno?
Considera allora la sospensione della speranza,
considera lo sconforto definitivo dell'origine
della non-vita.
da TOMBEAU
***
I lupi erano effigi umane.
Da dove provenisse l'ululato
non era una foresta
squassata dall'uragano,
una landa nera dove sale la nebbia
dai borri,
ma un luogo familiare, la stessa
collinetta sulla quale ogni mattina
t'inerpicavi per andare a scuola.
Unico racconto possibile.
L'ospite non pretende d'essere apprezzato
per la su affidabilità di conversatore,
ma per la sua biancheria fine,
da signore, sì.
"Qui - disse uno di voi,
il più superbo - si può imprigionare tutto
con queste mani così piccole, anche il cielo,
se ne può arrestare il movimento,
anche l'aria".
***
Antonio Trucillo è nato a Napoli nel 1955 e vive a Minori, sulla costa di Amalfi. Ha pubblicato i seguenti libri di poesie: Ko an di Aziza (Ripostes, 1982); Il mercato bianco (Lalli, 1985); Notizie dell’unicorno (Edizioni del Leone, 1989); Teofanìe (id., 1990); Anche nei villaggi (Campanotto, 1995); La nuvèla (Marietti, 2011); Nella luce di un giorno di paga (Edizioni Ensemble, 2017); Un’idea di bene (Ladolfi, 2019); Destino de la Garisenda (Oedipus, 2020, premio della critica Rubiana-Dino Campana 2021); Commentario a una specie di gioia (id., 2021); Proiezioni dell’emisfero australe e dell’emisfero boreale (Interno Libri, 2023) e Mingati o della pantera profumata (Ensemble, 2023). Nel 2020 è uscito per le Edizioni Ensemble il testo in prosa Presso il re moro. Ha curato, infine, il testo del mistico indiano Ramana Maharshi – La ghirlanda nuziale di lettere (id., 2021). Suoi testi, inoltre, sono apparsi sulle riviste e quotidiani “Letture”, “clan-Destino”, “Nuovi Argomenti”, “Il Mattino di Napoli”, “La Repubblica”, sul blog “Nazione Indiana” e sulle riviste on-line “Pangea” e “Formicaleone”. È presente nel Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020, a cura di Mario Fresa (Società editrice fiorentina). Traduce dal francese e dall’inglese.





