a cura di Antonio Corona



da I (Oltre la linea di confine)

La polvere dei cementi
è l'esito della storia
quel che resta,
la somma di intonaci guasti
delle periferie di mezze case,
di androni senza luce e fragranza,
anditi ciechi
in una fretta che incombe
sui passi e sulle culle
sui sipari che calavano ogni sera

(sera grande di rane e grilli
urti di cancelli chiusi
spolpata fino all'osso,
prima del cielo e delle stelle)


da II (La lingua convenuta)

Siete l'ara
sopra le lapidi, marmi di stagioni
un soffio sugli ottoni
delle parole impresse
dai nostri dialoghi informali
di parentali tresche
ufficiali scambi di vedute
sul perché e sulle ragioni


da III (La metafora chiara)

Questo tempo
è assolto in contumacia
sepolta dai frantumi
della sua muta,

svolto nel mistero
che impietoso
dissemina presenze


da IV (Dell'oblio presente)

E' un disamore inerme
questo mancare al tutto,
assenza tarlo nell'ossatura delle cose,

lo sterminio di reliquie
le lucciole di luglio
le foglie verdoline,
cortei interi di defunti senza fine
e i logori fardelli a spalla per anni



Il martirio di speranze
ha ceduto al niente,
forme plasmate sulle rovine,
vaghi ritratti per queste vie
di largo sonno
in un presente ligio al ritorno,
con il suo elenco di fatti
in paesaggi senza ombre, piatti
e odori dispersi nell'incuria

Alessandro Franci nasce a Firenze nel 1954, dove si è laureato in architettura. Con le Edizioni Gazebo libri ha pubblicato: I segni terreni (1984), Senza luogo (1985), Delitti marginali (1994), La pena uguale (2009). Con LaRecherche, gli e-book: La Luna è nuova – poesie 1980-86 (2012), Sbagliando strada (2017). Nel 2013 ha pubblicato per Gingko edizioni il romanzo Il mese della Luna e nel 2020 per Società Editrice Fiorentina La fragilità dei pesi – finalista al premio PontedilegnoPoesia 2021. Nel 1984 è stato tra i fondatori di “Ottovolante – circuito di produzione di poesia”. Ha pubblicato su varie riviste ed è presente in alcune antologie. Dal 1983 al 1993 è stato redattore della rivista “Salvo imprevisti” e dal 1993 a oggi de “L’area di Broca”. Per Vydia editore ha pubblicato nel 2022 La lingua convenuta (prefazione di Alessandro Fo, premio Gianmario Lucini 2021-2022).

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