a cura di Antonio Corona



PARTE I
da INCONTRO A MORTI APPARENTI.


Esule

Esule vagavo fra i monumenti
statue ferme, alti templi
di tempi antichi
come angeli inginocchiati ai firmamenti.
Esule abbandonavo pezzi d'anima
su frammenti d'atmosfera galleggianti
come aride foglie
sparse per l'aria tiranna.
Esule lacrimavo sangue e carne
dal dolore di una carne sconosciuta
agli occhi della carne.
Ho agognato l'assoluto
in un universo troppo misero.



L'inganno

Giri in tondo
sgorgano le gocce
ma dal fondo
non sarà rugiada fresca
ma essenza rappresa
già stanca di rotolare
invisibile sotto al tuo altare.
Io allora mi sveglio
raccolgo le ossa dal sepolcro:
all'apparenza è un movimento
fluttuerà o starà ferma?
La morte è un trucco
per pochi intimi.


Silenzio

Del pallore niveo è l'incarnato
quando mi taci o mi parli
tu - volto crocifisso e trasfigurato -
non lasciarmi ai miei tarli
è ingrata la debolezza del creato.
Eccoli i tuoi cristalli
non intendo rubarli
desideravo profondamente studiarli.
Soccorrimi nel tuo mistero
a fatica ragion s'adira
sì legata al tuo battistero.
Soccombi nell'onta del tuo clero
e non parlasti più del verbo
eppure, il retrogusto acerbo
si addensa ancora sul palato.
Ancora crocifisso
da millenni
taci indisturbato.


Sotto i treni

Sono poetico quando bevo e
quando sto sotto un treno.
A volte le cose coincidono
ma sotto i treni
è un casino scrivere bene
le parole.
Avevo una bella calligrafia
quando non sapevo scrivere
non che adesso abbia imparato.
Ci sono cose che ti sgusciano fuori
e basta.
Poi torni alla tua morte che
però, ha dato vita a due belle frasi.
Un bel casino.
Adesso scrivo veloce
prima che le rotaie
mi sconquassino
il fegato.


PARTE II
da DIECI CHIACCHIERE METAFISICHE.

1
Ho il busto quadrato
perché il Salvatore
non m'ha salvato.

Vo in giro disperato
che tanto Dio
non mi vede illuminato.

Non abbiatene pietà
che io son vivo.
Son vivo, per carità!

8
Ho il volto sfigurato
perché il Maestro
male m'ha intagliato.
Qualcosa ribolle laggiù
dovrei provare un dolore
che ora non è più?

Il busto è quadrato
il bacino inchiodato.
Non ho speranza alcuna
di saltare sulla Luna.

Qualcosa schiarisce lassù.
Dovrei vestirmi di niente
per imitare chi non è più?

10
Ho il busto quadrato
il Salvatore
non m'ha salvato.
La mente un giorno s'accese
eccolo il Dio.
Dio di logiche scoscese.
Trascendi e trascendiamo
questi pezzi di metallo
non più noi siamo.

Giorgia Bruni nasce a Roma nel 1990 e si laurea in lettere moderne alla Sapienza nel 2015, con una tesi sulla Trilogia della Vita di Pier Paolo Pasolini. Nel 2019 diviene Dottore di Ricerca in Cinema con un progetto su Pier Paolo Pasolini e la censura cinematografica. Collabora con le riviste «Studi Pasoliniani» e «Diari di Cineclub». È autrice del saggio La dimensione autobiografica in Atti impuri, Amado mio e Romàns di Pier Paolo Pasolini pubblicato nel volume Io lotto contro tutti a cura di Maura Locantore (2022). La notte dell’addio è il suo primo romanzo d’esordio.

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