a cura di Rosanna Frattaruolo
(Finalista e Premio della Critica al Premio Inedito Colline di Torino 2025)
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Di piume e petali
La memoria ti strangola? Distruggine
la cellula, dilaniane l'embrione:
fanne una soffice devastazione
di piume e petali, di calce e ruggine.
M. C., L'algoritmo dell'inquietudine, 2003, p. 64
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Vie di fuga
E lì, nell'immobilità totale,
sondi la veglia in cerca di un minuscolo
spazio di libertà - sia un madrigale
o un margine d'errore nel crepuscolo.
R. L., Quattro passi nell'abbandono, 2012, p. 34
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L'indice
Quando non hai più nulla da deporre,
non spaventarti se l'artiglio inerte
di un indice mostruoso inizia a scorrere
sul monotono elenco delle vertebre.
A. M., Risvegli e altre catastrofi, 2000, p. 155
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Disperazione
La patina dorata dell'intonaco
- «Se chiudi gli occhi e ascolti attentamente,
puoi sentirci invecchiare» - non perdona
nemmeno lei.
Fa buio.
«Non è niente».
M. O., Doppiofondo di palpebre, 2005, p. 38
Angelo Albàsia, eteronomo di Domenico Fadda (Cagliari, 1993) ha conseguito la laurea magistrale in Letteratura, filologia e linguistica italiana all’Università degli Studi di Torino, attualmente dottorando di ricerca in Filologia e letteratura italiana presso l’Università per Stranieri di Perugia.
Ha pubblicato diversi articoli sull’eredità dantesca nella poesia italiana, trascorso un periodo di visiting a Parigi presso la Sorbonne Université e partecipato a convegni internazionali come Alma Dante (Università di Bologna, 2021), SIS Conference (University of Cambridge, 2023) e SIS Postgraduate Colloquium (University of Oxford, 2023). Le pubblicazioni sono consultabili al seguente indirizzo: https://unistrapg.academia.edu/DomenicoFadda
Finalista al Premio InediTo-Colline di Torino 2025 con un estratto dalla raccolta inedita, nel frattempo pubblicata con Affiori, 2025.





