a cura di Rosanna Frattaruolo
Mare
Come sasso disperso in arenile
mi sono offerto a te
nel rapido sbiancare di risacche
e mi prendeva piano
l'immensità straniera all'orizzonte
che riportava afoni
i messaggi squamati degli abissi
Un sussiego d'onde si evolveva
col magico sapore d'intervalli
e il pensiero proteso oltre i profili
ricuciva episodi
d'antiche scorribande sui tramonti
e di tepori salmastri nelle sere
Nel riverbero piatto del meriggio
lo sguardo concupiva
la tenue trasparenza delle rade
per ghermire agli anfratti
lineamenti di sogni a mezzacosta
da I faraglioni della mente, 1983





