A cura di Antonio Corona
Tossine
Fu detto di tacere.
Fu detto di guardare a salve
La vita immortale di chi non muore
Di paura.
Fu detto alfine
Di cospargere il tutto
Dell’unguento sacramentale
Per fare scorza dura al timore di pensare
L’agnizione del dolore
***
Contrappunto
Sprango un musico a picco
Lenimento spossato sulla linea del basso
Allenta all’una e all’altra nota inciampo
L’abbraccio illeso in doppio canto occluso
***
Arterie arboree
Candelabri, filamenti e sartiame
Sul terracielo di febbraio stornano
Folaghe di pensieri boreali
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Diasporo
Diasporo per larve di calli sbozzate
Non permango nel tempio se la roccia frantuma
Per costole scagliate si fomenta il sentiero
Del rimando al ritorno o del perduto avvenire
***
Confessione di una maschera
Volto al grugno dal volto a somiglianza
Tu chi sei che ti vanti di belare
Assisto sotto ragna di colostro vaccino
La giubilare concia degli stolti?
Mostrami altrove, dal palco ribalta
Porto in scena la vita, quella dura
Ma vera, di chi muore per dizione
Dalla postfazione di Claudia Maria Franchina
La poesia di Luca Quattrini è compiuta: essa disegna un orizzonte inaspettato dove l’ispirazione e la meditazione si svolgono di pari passo, sondano il mistero della parola e raccontano visioni. Per fare questo Quattrini si avvale di un rigore invidiabile, ostico a tratti, che manifesta una consapevolezza degna della più acuta meditazione.
La ricerca si esplica sotto svariati fronti: oltre alla sperimentazione linguistica e all’uso della metrica solida è stato dato spazio alla Storia dell’uomo; c’è introspezione certamente, ma c’è anche uno sguardo rivolto al passato universale. Così l’orrore, il sacrificio e la speranza vengono fuse in una cronaca lirica per diventare un mondo imperituro.
Luca Quattrini (1974), nasce a Pavullo (MO), dopo il conseguimento della laurea in Storia Contemporanea, prosegue il percorso formativo con un master in Geopolitica e con un secondo corso in Antropologia, religione e civiltà orientali. Per oltre quindici anni libraio, nel 2020 esordisce con la silloge Cortometrico (Chipiùnearte).
IL TASTO GIALLO 