A cura di Antonio Corona e Rosanna Frattaruolo
Com’era il mondo prima dello strappo
Com’era il mondo prima dello strappo
prima che vi fosse bisogno di ricucirlo
che diventasse tela logora dove l’ago
fatica a trovare un punto della trama
ancora abbastanza stretta per unire?
Che illusione nominare il visibile
renderlo rassicurante a forza di parole
credere che basti dire pietra fiore mare
per renderci inoffensivi e sentire
la lontananza della luna l’oscurità dell’emisfero
che si consuma mentre marcia verso il sole
e si porta via la stella polare nel mezzo della notte
***
Sotto le nuvole sfilacciate
Sotto le nuvole sfilacciate
ti accarezzo la guancia
sposto una tua ruga
prima dell’esplosione
***
Hold your heart, don’t launch it
Hold your hearth, don’t lunch it
into the hollow of desperation.
Tienilo con te gentilmente
entra nel circolo non ingurgitare rabbia
be free immagina il sollevamento del corpo
nell’oltre senza restrizioni
non usare testa contro testa
don’t keep the distance
reach out your hand
con il cuore in mano c’è sempre spazio
oltre l’abisso per incontrarsi urgentemente
***
Vorrei possedere il flauto magico
Vorrei possedere il flauto magico
allineare il serpente a sonagli
che vive in noi, condurlo lungo il sentiero
renderlo mite come il sole al tramonto
ipnotizzarlo di baci e carezze
fino a sfinirlo e invocare la pace
***
Dalla motivazione a cura di Benedetta Borrata
L’asse portante della raccolta è il tema della guerra, la fragilità dell’esistenza, precario confine tra il contingente e l’assoluto, tra la vita e la morte. Nelle parole prende forma la poetica dell’attimo, improvvisa origine di desertica distruzione, di smarrimento, di perdita d’identità.
Gli scheletri di palazzi, figure spettrali oramai senza vetri, sono contemplazione dell’assenza e del nulla e tuttavia di qualche segno di quotidianità che ancora permane nel tremolio dell’aria.
La silloge dalla quale sono tratti i testi poetici, è risultata prima classificata al Premio Rhegium Julii inedito 2022 – Premio Gilda Trisolini –
Margherita Parrelli – è nata a Roma nel 1967, dove si è laureata in filosofia ed è tornata a vivere dieci anni fa, dopo quasi venti anni passati tra Gran Bretagna, Francia e Germania. Ha lavorato come freelance per il «Bayerischer Rundfunk», la RAI, «Il Mattino di Napoli» e come insegnante di italiano alla Volkshochschule di Monaco di Baviera.
Ha pubblicato varie raccolte poetiche: L’orizzonte tra le mani (Lieto Colle, 2011), Falling Down (La Vita Felice, 2014), Penelope e Antigone – poemetto (La Vita Felice, 2017), Incontro (La Vita Felice, 2022).





