di Antonio Corona

Ci sono momenti dell’anno in cui la parola non chiede di essere aggiunta, ma fermata e ascoltata. Non per cautela, ma per rigore. La fine dell’anno è uno di questi tempi: il discorso tende a dilatarsi, a farsi bilancio, augurio. Tenere la parola significa sottrarla all’eccesso.
Per Il Tasto Giallo non è uno slogan, ma una pratica. Significa non usarla come ornamento, non piegarla alla rapidità del commento, non ridurla a giudizio immediato. Significa accettare il tempo lungo della lettura, il rischio dell’analisi, la responsabilità della scelta. Nel corso dell’anno il lavoro del blog si è articolato in rubriche diverse ma coerenti: le note di lettura hanno attraversato libri complessi senza scorciatoie interpretative; le interviste hanno cercato un dialogo reale con gli autori, lontano da ogni funzione promozionale; altre rubriche hanno aperto a riflessioni critiche, interpretazioni personali, relazioni tra poesia, etica e linguaggio. Forme diverse, un’unica esigenza: restituire alla scrittura il suo spessore.

Questo lavoro non è mai stato solitario. Accanto a Rosanna Frattaruolo  con la quale si è fondato il progetto, Il Tasto Giallo ha scelto fin dall’inizio di essere uno spazio aperto, attraversato da voci diverse: autori, critici, studiosi, lettori competenti chiamati a intervenire non per riempire, ma per portare visioni e differenze. Un blog non come vetrina, ma piuttosto inteso come luogo di confronto. In un panorama web sempre più affollato di contenuti rapidi, opinioni intercambiabili e letture semplificate, questa scelta è netta. Sostare sui testi, accettarne l’originalità, rinunciare all’effetto immediato non è una capriccio, ma una presa di posizione. Alcune scritture non chiedono di essere spiegate, ma attraversate. Alcune poesie non offrono risposte: restano e basta.
A fine anno, più che un bilancio, resta una domanda: che cosa significa oggi tenere la parola? Significa non tradirla quando diventa scomoda, non alleggerirla per renderla più spendibile, non abbandonarla quando non produce consenso. Significa continuare a credere che la lettura sia ancora un atto necessario. Nel tempo sospeso del Natale, Il Tasto Giallo sceglie di restare qui: nella fedeltà alla parola come pratica quotidiana. Continuare a leggere, continuare a tenere, continuare ad ascoltare. È poco appariscente. È essenziale.

Buone feste e buone letture.

Antonio Corona


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