a cura di Rosanna Frattaruolo
[pp. 49-50]
Vedo l'Arco di Trionfo,
squadrato ed enigmatico come i sogni di Giulio Cesare:
disprezzare le leggi della geometria solida,
entrare audacemente dentro la parete della sala Caillebotte
e così via...
Detesto l'Etoile
Il Bois mi annoia:
testuggini dal carapace incastonato di gemme
un ragazzino romano si toglie una spina dal piede
un gregge di Madame Récamier scalze
bela per il Chateaubriand de nos jours.
Eppure... proprio qui vicino
passeggia per l'antica rue Saint-Honoré
trasandato ed indifferente, come un gran signore bretone
un alverniate, tutti imonti dell'Alvernia in ogni castagna
che vende...
Parigi è un contadino immenso, gli manca casa sua,
serba mille borghi nel suo cuore.
I see the Arc de Triomphe,
Square and shadowy like Julius Cæsar'dreams:
Scorn the laws of solid geometry,
Step boldly into the wall of the Salle Caillebotte
And on and on...
I hate the Etoile
The Bois bores me:
Tortoises with gem-encrusted carapace
A Roman boy picking a thorn out of his foot
A flock of discalceated Madame Récamiers
Moaning for the Chateaubriand de nos jours.
And yet... quite near
Saunters the ancient rue Saint-Honoré
Shabby and indifferent, as a Grand Seigneur from Brittany
An Auvergnat, all the mountains of Auvergne in every
chestnut that he sells...
Paris is a huge home-sick peasant,
He carrries a thousand villages in his heart.

In copertina, segnalibro illustrato: a Parigi di A. Bertoni, Parigi, 23 novembre 2025
Hope Mirrlees (1887-1978) è stata una poetessa inglese, autrice del capolavoro perduto del modernismo, Paris: A Poem (1920). Dimenticata fino a pochi anni fa, Mirrlees faceva parte dei circoli artistici e letterari londinesi del Primo Novecento, intrattenendo rapporti con T. S. Eliot, Lytton Strachey, Virginia Woolf, e Jane Harrison, sotto la cui guida studia poi Lettere Classiche all’Università di Cambridge. Harrison diventa la sua compagna e le due “mogli” (il termine con cui si chiamavano affettuosamente l’una l’altra) si trasferiscono a Parigi. Qui Mirrlees termina il suo primo romanzo, Madeleine: One of Love’s Jansenists (1920). Linguiste appassionate, le due traducono insieme dal russo, mentre Mirrlees scrive altri due romanzi, The Counterplot (1924) e Lud-in-the-Mist (1926). Nel 1926, tornano a Londra, dove vivono insieme fino alla morte di Harrison nel 1928. Nel 1929, inesplicatamente, Mirrlees si converte al cattolicesimo. Dal 1948 vive in Sud Africa fino verso gli anni Sessanta. Al ritorno in Inghilterra pubblica una biografia del collezionista Robert Bruce Cotton (1962), oltre a due raccolte di poesie, Poems (1963), e Moods and Tensions (1976).





