a cura di Rosanna Frattaruolo

Il casotto era in mezzo
a un cerchio d’acqua
che tracciava il margine
lì dove l’ombra del poeta
s’allungava,
mi sedevo sulla riva
volevo sorprenderlo
mentre incideva
vibrazioni di pensieri

la bambina temeva
il salto del fossato.

Trasalii cinquant’anni dopo
quando ritornando al casotto
rividi l’ombra tra le piante
del canneto, la bambina
afferrarne un pezzo e
dileguarsi con il segreto.

***

Ricordi? Eravamo alla deriva
del giorno ma la corrente
della notte portò un sogno
tra i riflessi del buio.

Guarda! mi dicesti
fioriscono i cordoli della via
le margherite crescono
dalle ferite dell’asfalto.

***

Nel mortaio dell’insonnia
cerco un antidoto
allo spavento del nulla
alla vita che preme


Piera Giordano è nata a Castellamonte (TO) dove vive e insegna materie letterarie presso il Liceo artistico della cittadina. Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Torino. Ha pubblicato in poesia: Aria Ossigenata in Il peso del vento, CFR – Epos, 2012; A teatro c’è lo spettacolo delle nove in Retrobottega, idem 2012, Divieti di viaggio in Forme della Terra, manifatturatorinopoesia, 2010; Dove le radici del mio cuore, L’autore libri Firenze, 2003; e per Ananke:Ventiquattro scatti + uno in A corpo libero, 2008; Dimore dell’anima, 2005; conTEsto, 2004, in collaborazione con Sandra Baruzzi e Anna Tabbia. Vorrei essere come sono, iQdB edizioni di Stefano Donno, 2018, è il suo primo romanzo, 1° premio Europa in versi nel 2017. Nel 2022 pubblica Il tuo volto disegna il mio, Genesi, dignità di stampa al Premio I Murazzi 2020.

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